Ecomuseo Urbano Mare Memoria Viva
Allestimento della sede al Ex Deposito Locomotive di Sant’Erasmo a Palermo
in partnership con:
Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo
Unità di progetto CO.M.I.E.
Fondazione con il SUD
maggiori info su: www.marememoriaviva.it
Le tecnologie del suono e dell’immagine, la multimedialità, l’interattività, sono state scelte per narrare, con mezzi contemporanei, un patrimonio locale fatto di cose, persone e saperi, che deve essere conosciuto dalla cittadinanza.
La scelta della fruizione tecnologica – un linguaggio che appartiene all’esperienza di tutti – è dettata quindi da una volontà di inclusione di pubblici diversi. Queste tecnologie permettono l’interazione e la partecipazione degli utenti che diventano così fruitori attivi e, in alcuni casi, anche creatori di contenuti all’interno del museo.
I materiali con i quali sono realizzate le istallazioni, sono semplici, presi a prestito dal mondo dell’edilizia, materiali da carpenteria tipici dei cantieri, quasi a volere enfatizzare i“ lavori in corso”, lavori che procedono grazie ai cittadini ed al flusso della loro memoria.
L’allestimento creato nei due spazi muove dalla stessa volontà: dal non voler sovrastare l’architettura che lo contiene; dal non negare il contenitore ma dare spazio al contenuto.
L’allestimento dell’ex deposito locomotive di Sant’Erasmo lascia abbracciare con lo sguardo l’intera struttura del deposito con la sua “pelle industriale”, inserendosi con un arcipelago di istallazioni puntuali individuate da anelli di immagini sospese, da elementi bassi che compongono sedute, da pareti essenziali che accolgono ambienti e contenuti tutti tessuti insieme in una trama di segnaletica orizzontale lasciata a pavimento che lascia spazio a percorsi di fruizione sempre nuovi.
Ideazione e progettazione: Francesca Italiano, Filippo Pistoia, Cristina Alga
Direzione tecnica: Vincenzo Italiano, Filippo Pistoia
Consulenza fotografica: Antonia Giusino
Programmer Arduino: Francesco Patronaggio, Emiliano Ferrara
Helper: Fabio Cappello, Alessandro Mondino